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ARTICOLO TRATTO  DA "IL CITTADINO" DEL 18/12/2010 - L’incontro fraterno nelle scuole: «Seguire i Santi, i buoni testimoni»

 

Le sei classi con le insegnanti, ascoltano le parole di Merisi in visita pastorale e c’è stato l’incontro anche con i piccoli della materna
L’incontro fraterno nelle scuole: «Seguire i Santi, i buoni testimoni»

 

Graffignana È con dolci canzoni natalizie che ragazzi delle scuole elementari di Graffignana accolgono il Vescovo, nell’atrio della “Galileo Galilei”. Con il maestro Danilo Minoia i flauti e l’accompagnamento musicale sono in principio spirituali e soffusi: “Noël, Noël, le campane nel ciel, suonan liete e festose è nato Gesù”. Le sei classi del paese con le insegnanti, ascoltano le parole di Merisi in visita pastorale. Il Vescovo ha già visto qualcuno di loro in oratorio o alla messa di apertura alla visita, domenica scorsa: ricorda di essere disponibili con tutti e impegnarsi a rispettare le regole nella scuola, nello sport, in famiglia, con gli amici. E al momento di passare alle vicine scuole medie “Anna Frank”, i ragazzi esplodono in canti di saluto con battiti di mani e allegria sulle note di “Jingle bell”. La direttrice scolastica Pasqualina Lucini Paioni accompagna Monsignor Merisi, il parroco don Davide Daccò e don Luca Campia della pastorale scolastica, nella palestra delle scuole medie dove i ragazzi di seconda hanno preparato invece un video con l’insegnante di religione Francesco Mondani: “A Natale puoi”, che apre la mente a qualcosa che a Natale sembra più possibile realizzare. «Io insegno in questa scuola da tanti anni ma è la prima volta che riceviamo la visita di un Vescovo e ne siamo molto contenti», saluta la responsabile del plesso, Graziella Codecà. I ragazzi invece consegnano a monsignor Merisi un cesto con generi alimentari e materiale scolastico che sono riusciti a raccogliere in pochissimo tempo, dicendo: «Lei saprà sicuramente a chi destinarli». E mostrando alcuni cartelloni frutto del lavoro svolto in classe, chiedono al Vescovo tre consigli per la loro vita. La risposta arriva chiara. «Pensare, riflettere, ragionare. Con la propria testa. Ciascuno può dire la sua, prendere atto degli insegnamenti che per noi cristiani si basano sulla vita di Gesù, però fare una sintesi che sia una scelta personale. Il secondo consiglio è cercare di seguire gli esempi positivi che conosciamo. Magari i santi come la Cabrini, don Gnocchi, Colombano, o quei campioni dello sport che furono anche campioni della vita, qualche compagno che si comporta bene o l’esempio di qualche cosa di positivo che leggo sui giornali». Infine un invito a camminare insieme nella comunità, «e comunità sono anche la famiglia, la classe, la squadra, l’oratorio».

 

 

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